Per l’avvocato, talvolta, la sfida più difficile non é quella di vincere un processo bensì quella di riuscire ad illustrare al Cliente le singole fasi del proprio lavoro, soprattutto quando la difesa derivi dalla soluzione di questioni giuridiche complesse ovvero il percorso per giungere alla sentenza é costellato da lunghissimi rinvii di cui il Cliente quasi mai comprende la ragione.
Tenterò, nella maniera più concisa possibile, di illustrare che cosa occorra fare per conoscere – o per tentare di conoscere – il Diritto.
La conoscenza del Diritto comporta lo studio della Legge, della Dottrina e della Giurisprudenza.
La Legge é la fonte primaria del Diritto ed é il frutto del Potere Legislativo che, attraverso le Camere del Parlamento, emanano provvedimenti normativi (norme giuridiche).
Per comprendere il Diritto, la conoscenza della norma giuridica non é sufficiente poiché essa, per propria definizione e funzione, é emanata in forma generica ed astratta per la soluzione di fattispecie (casi della vita) determinabili ma indeterminati.
La Giurisprudenza (chiamata anche Prassi) é la parte del Diritto che si occupa dell’interpretazione della norma e ha come protagonista il Potere Giudiziario (anche il Potere Esecutivo, laddove siano emanate circolari esplicative o di interpretazione autentica).
I Giudici di Primo Grado (Giudice di Pace e Tribunale) e di Secondo Grado (Corte d’Appello) nonché il Giudice di Legittimità (Corte di Cassazione) risolvono i casi concreti secondo Leggi astratte, declinando – per l’appunto – i principi normativi generali ed astratti emanati dal Potere Legislativo alla peculiarità del caso concreto loro sottoposto dagli avvocati delle Parti contendenti.
Ogni Tribunale (Giudice di primo Grado) ed ogni Corte d’Appello (Giudice di Secondo Grado) hanno d’altra parte una propria giurisprudenza, da intendersi come applicazione di propri criteri interpretativi.
Ciò dipende da ragioni culturali e sociali e l’applicazione di una medesima norma in modi diversi crea conflitti di giurisprudenza, incertezza e confusione.
La Corte di Cassazione (unica Sede a Roma) ha il compito di dare uniformità alla giurisprudenza delle Corti di Merito sparse su tutto il territorio nazionale, al fine di risolvere la confusione e dare certezza al Diritto.
Capita talvolta che persino le singole Sezioni della Corte di Cassazione abbiano sensibilità diverse di fronte al medesimo caso concreto e, allora, la Corte di Cassazione si riunisce a Sezioni Unite per “mettere a tacere” ogni diversa interpretazione.
La pronuncia della Corte di Cassazione a Sezioni Unite costituisce quindi la fonte più autorevole, da cui l’avvocato trae elementi per formulare una prognosi sulla questione che gli viene sottoposta dal proprio Cliente.
E’ utile precisare che – una volta che le Sezioni Unite della Corte di Cassazione abbiano “detto la loro” su di una determinata interpretazione – é pur tuttavia possibile che un Giudice di Primo Grado se ne discosti, rimettendo così in discussione l’interpretazione (più prossima allo spirito della Legge) che questo Giudice ritienga giusto dare a una determinata norma.
In ultimo – ma non da ultimo – la Dottrina é costituita dall’insegnamento del Diritto e ha come protagonista l’Autore, inteso nel senso di “colui che fa aumentare” l’insieme dello scibile e del fruibile.
Autore può essere chiunque ma, quanto più il suo contributo (manuale di diritto, articolo su rivista giuridica, lezione, etc.. ) é convincente, tanto più sarà citato dagli avvocati nei propri scritti difensivi ed ascoltato dai Giudici per la motivazione della sentenza.
In prima conclusione, avendo buona conoscenza della Legge (lettura della Gazzetta Ufficiale), della Giurisprudenza (lettura di riviste specializzate – spesso per materia – che pubblicano le sentenze per esteso) e della Dottrina (lettura di manuali giuridici, di articoli e partecipazione a Corsi, Master e Lezioni di Aggiornamento), sarete in grado di avvicinarvi alla comprensione del Diritto.
Di quale Diritto?
Sui giornali, alla televisione e per radio, si sente spesso parlare, ad esempio, di diritto civile, diritto penale, diritto della navigazione, diritto sportivo, diritto di famiglia, diritto del lavoro, diritto dell’ambiente, etcc…).
Ebbene, per ogni diritto di cui si sente parlare, sarà indispensabile conoscerne la Legge, la Giurisprudenza e la Dottrina.
Tutti – e dico tutti – questi diversi diritti (ad esempio, civile, penale, della navigazione, sportivo, di famiglia, del lavoro, dell’ambiente e decine e decine di altri) fanno parte del Diritto e tutti – e dico tutti – possono essere inseriti in due grandi famiglie del Diritto: il Diritto Privato (che si occupa dei rapporti tra i privati e il Diritto Pubblico (che si occupa dei diritti e degli obblighi dei privati nei confronti dello Stato e viceversa).
Ancora con maggiore precisione, tutti i diritti di cui si sente parlare, possono essere divisi in 3 grandi famiglie: il diritto privato (chiamato anche diritto civile), il diritto penale e il diritto amministrativo.
Il diritto privato (o diritto civile) si occupa della soluzione di controversie sorte, su di un piano di parità orizzontale, tra privati.
Ne fanno parte, ad esempio, il diritto del lavoro, il diritto dei contratti, il diritto di famiglia, il diritto societario e commerciale, il diritto del risarcimento del danno…).
Il diritto penale ha ad oggetto la pretesa punitiva dello Stato nei confronti di (presunti) responsabili di comportamenti costituenti reato.
Spesso, le condotte costituenti reato (ad esempio, l’omicidio, le lesioni personali, l’ingiuria, la calunnia, la diffamazione) provocano anche un danno alla persona offesa dal reato e la materia é oggetto di trattazione del diritto privato (o diritto civile).
Talvolta, la trattazione di questioni di diritto civile coinvolge anche istituti di diritto penale (si pensi alla bancarotta fraudolenta, alle violenze domestiche come causa di addebito nella separazione ma anche come condotta penalmente rilevante, …).
Il diritto amministrativo ha ad oggetto i rapporti tra Pubblica Amministrazione e il cittadino (si pensi, ad esempio, alla materia urbanistica, ad una valutazione di impatto ambientale, ad un’espropriazione per pubblica utilità…).
Ora che siete un pò meno lontani dalla comprensione del Diritto (e, magari, vi siete abbonati alla Gazzetta Ufficiale, alla Giurisprudenza Italiana e avete acquistato almeno una decina di manuali per ciascuna delle tre famiglie del diritto) dovete scegliere quale Libro estrarre dalla vetrinetta per la soluzione del vostro problema.
Questa é la domanda che si pone ogni avvocato al termine della sessione con il proprio Cliente, allorquando – compresi i fatti – si trovi nella necessità di dovere sussumere la fattispecie concreta dell’Assistito in categorie giuridiche – per definizione generali ed astratte – codificate dal Legislatore.
Alcuni esempi potrebbero stuzzicare il Vostro interesse.
A quale diritto appartiene il fallimento di una Società? La lesione a seguito di aggressione? Lo stalking? La violazione della Privacy? L’omissione contributiva? Il Caso della Costa Crociere? Quello della Tav? Quando il vicino di casa suona la batteria alle due di notte? Mutamento dello stato dei luoghi per trasformazione agraria? Contratto nullo per violenza?
Ora, se non riuscite a dare immediatamente una risposta, non preoccupatevi ma nemmeno stupitevi se, in passato, il vostro avvocato, a fronte di “solo un paio di lettere” vi ha richiesto un compenso che avete ritenuto esagerato.
Mi permetto di ricordarvi – con un sorriso benevolo – che, dietro quel “solo un paio di lettere” spesso si celano anni – se non decenni – di studio della Legge, della Dottrina e della Giurisprudenza, insomma del Diritto.

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